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nali perenni che trasmettono dall'un capo all'altro dello spazio la parola di Dio. --Come i falo che dovevano ad Argo annunziare il ritorno di Agamenone,--dissi, e tosto arrossii della profana allusione. Il curato tacque e forse non intese. Tutt'intorno un silenzio profondo. Nella cucina Mansueta attendeva alle tranquille faccende della cena e faceva ripetere le orazioni ai bimbi di Beppe: le loro vocine mimmose, assonnate smozzicavano le frasi della preghiera. V'era in questa umile scena qualcosa di piu augusto che non fossero tutti i miei ricordi letterarii. Eppure quei ricordi mi preoccupavano con delle analogie singolari. Come la vedetta argiva attendeva il re dei re per denunziarlo al pugnale dell'adultera mogliera, mille astronomi dall'alto delle loro specole, indagano Iddio per tradirlo alle trafitture micidiali della scienza epicurea. Ero allora al tempo delle grandi curiosita. A dieci anni spezzavo i balocchi per osservarne gli interni congegni; a venti provavo un'irresistibile smania di notomizzar gli ideali in cui m'imbattevo. Per gli uni e gli altri mi rincresceva poi d'averli distrutti,--ma ogni volta tornavo daccapo. La virtu del curato, la sua calma in mezzo a tante tempeste e a tanta malvagita, la sua fede nel bene erano enigmi che mi premeva di scandagliare. Aspettavo con viva ansieta le confidenze,--le rivelazioni promessemi il giorno innanzi: ma quella sera non vennero: il buon vecchio pareva aver scordata, nella quietudine della propria contemplazione, la sua promessa. Parlo con la sua bonaria argutezza di cose alte, sublimi; una soave malinconia cresceva prestigio alle sue parole. Era impossibile dubitare della sua sincerita. Io era un po' distratto; ma a poco a poco il discorso cattivo la mia attenzione, e vi presi parte anch'io. Dopo cena Baccio mi accompagno nella mia camera. Gli manifestai la mia meraviglia per la tranquillita dal curato. --Sempre cosi, mi disse; quando lo colgono dei grandi dispiaceri ha degli accessi subitanei, violenti, ma che durano poco: egli si ritira in qualche angolo, passa qualche ora a pensare,--poi torna quel di prima, rassegnato, indulgente con tutti. XX. Seguirono dei giorni queti quanto i primi erano stati tempestosi. La vita e piena di tali contrasti "inverosimili". Pareva che tutta quella burrasca si fosse scatenata apposta per farmi sentir meglio la pace profonda del Presbiterio. Dopo una settimana io mi chiedeva se, per
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