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ori che venivano a farle complimenti e parlavano Dio sa come,--in presenza mia, non mi guardavano neanco come una serva, peggio come un cagnolino. "La buona Rosilde ci pativa piu di me e si dava una gran pena di avvertirli e di dire a tutti: questa e mia sorella e di farmi rispettare. Ma ogni volta s'era da capo. Io mi sentivo sempre piu spostata in mezzo a quella confusione di insolenti, di facchini, di screanzati, di corde, di tele, di stracci, di lumi, di urli, di diavolerie d'ogni specie. "Sicche fu Rosilde stessa a consigliarmi di rimanere in casa. Ed io acconsentii di buon grado. "Ma anche la cominciavano a venire seccatori a tutte le ore della notte e del giorno. "Non potei trattenermi dal fare qualche osservazione a mia sorella; ed ella mi rispose con rincrescimento che non poteva metterli alla porta, e che s'usava cosi e che era una necessita del suo mestiere. "--Ebbene, mi arrischiai a dire, pianta li il mestiere e vieni via. "--Eppoi? mi rispose; oramai non potrei adattarmi a fare delle privazioni e non so far altro che ballare. Questa e la mia vita, benche non sia molto bella. "Quanto a bella non l'era davvero; far della notte il giorno, mangiar quando gli altri dormono, andar a letto quando gli altri s'alzano: e sempre la casa piena di gente, un andirivieni continuo,--oh che vitaccia, che vitaccia! "Dopo due mesi gia non ne poteva piu. Ero afflitta, irritata; mi arrabbiavo, piangevo sempre. Mi pareva di essere in un ospedale di matti, e qualche volta peggio, all'inferno addirittura. Quell'abbondanza mi era uggiosa, ero disgustata di tutto, desideravo con tutto il cuore la poverta, le nostre afflizioni, la nostra casetta in cui almeno si poteva gemere in pace, pregar Dio, mentre la..... "Ero sempre imbronciata con tutti e anche con la povera Rosilde, che, ne sono sicuro, si sarebbe fatta in pezzi per contentarmi. Ed io ero spesso cattiva con lei, la strapazzavo. "Finalmente presi l'unica risoluzione che mi fosse concessa: tornare al mio paese. "Mia sorella non oppose la menoma resistenza, non tento neppure un minuto di distogliermi. "Non gia che non le rincrescesse, ma s'era accorta di quel che pativo e, come sempre, ella non penso a se stessa. "Mi disse soltanto: va bene, fa come vuoi,--ma con una voce che mi strazio il cuore. Povera ragazza!..... "Gli ultimi tre giorni che rimasi con lei non volle sentir parlare di teatro, si diede per indisposta, si chiuse in casa con me,
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