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iccola pensione mensile. "Passarono cosi cinque anni. "Rosilde veniva l'estate a passare con noi qualche settimana. "Ella si faceva grande e bella,--ma scommetterei che non era contenta. Appena arrivava a casa, smetteva i suoi abiti signorili per vestire piu dimessamente alla nostra foggia: parlava poco e sempre malvolentieri della sua vita di Milano e si sarebbe detto che volesse dimenticarla e farla dimenticare. Poi ci pativa tanto a lasciarci. Non si lagnava, simulava indifferenza,--ma di notte piangeva e io trovavo l'indomani il guanciale bagnato dalle sue lagrime. "Ella non era nata per quel mestiere. "Un'altra, che fosse stata di quella razza, al suo posto si sarebbe leccate le dieci dita. "Il marchese le voleva bene come ad una figliuola; la faceva tenere come in uno scatolino. dentro alla bambagia: avesse desiderato delle cose, egli non le raccomandava che di chiederle. Preveniva tutti i suoi capricci, anche quelli che non aveva. "Ma dopo cinque anni manco improvvisamente. Dopo la sua morte mia sorella venne a casa e ci si disse che aveva risolto di cominciare la sua carriera libera, e che aveva gia trovato una scrittura per un teatro di Venezia. "Quella volta ci lascio con minor rincrescimento, e baciando la mamma le disse: allegra, che d'ora innanzi non vivrai piu di elemosina, ma di quello che guadagnero io. "Ma la mamma, dopo tanti anni di agonia miracolosa, chiuse gli occhi poco dopo, e Rosilde non ebbe la consolazione di poterla soccorrere in nulla. "La povera fanciulla se ne accoro talmente che cadde malata e, come seppi poi, corse pericolo di morte. "Io, rimasta sola, entrai al servizio d'una famiglia in Arona. "Rosilde appena lo seppe venne a cercarmi e volle a tutti i patti che andassi a stare con lei. "Quest'atto di amorevolezza mi fu caro in quei tristi momenti. "Avevo quindici anni piu di lei ed ero tutta contenta di farle da madre. "Mi meno a Venezia, e, dopo qualche settimana a Trieste, dove le avevano fatta una scrittura molto grossa. "Dapprincipio tutto andava come un arcolaio. Si viveva insieme, si stava bene, ci si consolava a vicenda, e si parlava de' nostri poveri morti. "Ma pur troppo la nostra quiete non duro a lungo. "La professione di Rosilde non e fatta per star tranquilla. "Appena ella fu conosciuta, divento di tutto il mondo meno che mia. "Dapprincipio l'accompagnavo al teatro, l'aiutavo a vestirsi. "Ma comincio una processione di sign
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