pe!
Ma era appena entrato il brigadiere, che intendemmo il comando ed un
alterco. Accorremmo.
Beppe era in casa! Ritto in capo alla scala, coll'aria sconvolta,
l'occhio smarrito e minaccioso, spianava una carabina di custode in
faccia agli agenti della forza publica gridando:
--Indietro, indietro.
Il brigadiere s'era fermato al primo gradino e, senza punto
sgomentarsi, coll'aria di chi ha da far con un ragazzo, dicevo
risoluto:
--Giovinetto, giudizio! Abbassate quell'arma e venite con noi.
--Vengo, ma ad un patto.
--Ma che patto!
--Vo' sapere se colui e morto e vo' vedere il cadavere.
--Andiamo, andiamo, sclamo seccato il brigadiere e si moveva.
Poteva nascere disgrazia.
Mi lanciai e lo trattenni.
--Lasciate ch'io gli parli, dissi.
E fattomi innanzi:
--Beppe, volete darmi retta a me?
Mi ravviso, e togliendosi con moto istintivo la berretta:
--Si, signor pittore.
--Ebbene, obbedite al brigadiere, sara pel vostro meglio,--e la
giustizia terra conto dei vostri dolori.
--Signor pittore, ditemi che il sindaco e morto ed io vengo dove
vogliono.
Ci teneva alla sua vendetta.
--Il sindaco non e morto ma non tardera ad esserlo
--Sicuro?
--Come son sicuro che stassera tramontera il sole.
Il suo volto baleno di una gioia selvaggia.
Il brigadiere, che in questo momento era salito, lo disarmo e lo
consegno a' suoi uomini, che gli misero le manette.
Egli li lascio fare; pareva istupidito.
Prima che lo menassero io gli presi una delle sue mani legate e gliela
strinsi senza ripugnanza per l'atto di cui s'era macchiata.
--Coraggio, gli dissi, i vostri amici si ricorderanno di voi.
Egli mi fe' un sorriso ebete e chino il capo.
Lo trassero alla casa comunale, dove fu per il momento rinchiuso.
XXVI.
Un messo venne ad annunziare al brigadiere l'arrivo del procuratore
del re. Percio, lasciati due dei suoi a custodia dell'arrestato, egli
mosse incontro al magistrato.
Discesi anch'io colla folla smaniosa di vedere il nuovo personaggio
del dramma terribile che da dodici ore metteva sossopra Sulzena.
E impossibile dimorare per poco in un villaggio senza dividerne tutte
le minuscole curiosita.
Il rappresentante della giustizia col suo cancelliere venivano
modestamente cavalcando due magri e sfiancati ronzinucci da nolo, che
trotterellando affannosamente, martellarono acutamente l'immane
ciottolato.
Era un bellissimo giovane con una elegantissima barba nera,
|