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Avevo cominciato appena ad ammirarlo che egli, balzato a terra, si butto con una festevole esclamazione di sorpresa fra le mie braccia. --Emilio, non mi conosci piu? E chi diamine avrebbe potuto ravvisare sotto quelle apparenze civili e in quel grave ufficio il mio Attilio, l'allegro amicone di tre anni prima, il mio complice in versificazione ed altre capestrerie? --Che, domandai, sei diventato un uomo serio? --Quasi.... tanto da farti ridere, brigante: e tu? --Io so far di tutto fuorche delle cose sensate. --Taci, credi tu che le mie requisitorie lo siano? Gli astanti ci guardavano a bocca spalancata strabiliando di sentire un avvocato fiscale parlare con tanta disinvoltura. Attilio fu il primo ad accorgersene. Ricordo la la sua missione e chiese di vedere il ferito. --Vieni, ti condurro io, gli dissi. Il cancelliere rimase indietro a levar da una grossa tasca che teneva in groppa la carta e le penne per stendere l'interrogatorio. Noi lo precedemmo alla casa del Sindaco. Incontrammo per via don Sebastiano e lo speziale che a malincuore s'avviava ad aprir la sua bottega. Seppi da lui che il signor Angelo era tornato in se verso il far del giorno ma declinava rapidamente. Attilio incarico l'inserviente comunale di avvertirlo del suo arrivo. Noi lo seguimmo su per l'incomoda scaletta di legno. Appena entrammo nella camera, prima ancora ch'egli avesse aperto bocca, il signor De Boni, a cui l'inserviente aveva fatto l'ambasciata, puntellandosi con uno sforzo supremo per alzarsi; volto ad Attilio, con voce soffocata ma abbastanza intelligibile ruggi: --Fatemi giustizia: dicono che chi m'ha assassinato e il Beppe Rivella,--ma, ricordatevi, che l'ha mandato il curato. Egli m'ha imposto per diciotto anni un suo bastardo e per liberarmene l'ho minacciato di tutto rivelare ed egli.... guardate..... m'ha fatto finire... finire, prete assassino.... giustizia! E cadde rovescio col capo penzoloni fuori dal letto, livido, convulso. Era orribile: qualcosa di infernale. Il medico osservo che la morte non poteva tardare. Lo sciagurato aveva consunto gli estremi aneliti di vita in quell'ultima protesta di odio. Appena potei riavermi dallo stupore, mi tornarono vive alla mente le terribili sue dichiarazioni. Secondato dal dottore, dissi ad Attilio che erano menzogne, gli fei elogio del curato e lo scongiurai in nome della nostra buona amicizia di non tener conto di quella accusa. Attilio si l
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