ndonare cosi colei che era la
causa di ogni sua fortuna, e si trattenne tutto quell'inverno.
Anche allora egli riusci a scongiurare la crisi minacciata.
Le sue cure vinsero la violenza del male. Verso il fine di febbraio
Rosilde torno a stare meglio, ma era tanto debole stavolta, tanto
sfinita che la convalescenza progrediva molto stentatamente.
La rigidezza dei clima la teneva in continue oscillazioni. Il dottore
pensava con viva inquietudine ai venti e alle pioggie del marzo
imminente. Una settimana di tempesta poteva uccidere l'Inferma.
Allora egli suggeri il ritorno in Italia. Rosilde non disse ne si ne
no, ma non si decideva mai.
Il dottore indovino il segreto motivo della sua esitanza,
Ella non aveva piu parenti all'infuori di Mansueta che stava a servire
dal curato di Sulzena: la malattia aveva esauriti quasi interamente i
suoi risparmi. In Italia come e dove avrebbe vissuto?
Il dottore ne parlo a Jenny, le ricordo le obbligazioni ch'egli aveva
alla Rosilde, gli confido il suo stato e la prego di trovar modo di
aiutarla.
La giovine sposa, buonissimo cuore, interpreto rettamente e
liberalmente il suo desiderio. Si reco essa stessa dall'inferma e
tanto fece e tanto disse che l'indusse a seguirli in Italia.
Per qualche mese le cose andarono a meraviglia, l'accordo delle due
giovani pareva perfetto; quando Rosilde parlava di partire i signori
De Emma le davano sulla voce, ed ella messi da parte i pensieri
dell'avvenire accettava con gioia la generosa ospitalita.
Ma, dicono i montanari, due galli in un pollaio, due donne in una casa
non fanno il paio.
Il sereno non tardo ad intorbidarsi.
Colla salute rinverdiva la mirabile bellezza di Rosilde; la sua
fisionomia vivace, espressiva, gareggiava vittoriosamente colla figura
forse un po' tranquilla di Jenny. Tutti ne parlavano in Zugliano e nei
dintorni; facevano dei confronti, aggiungevano delle supposizioni che
appunto per il loro carattere di maldicenza trovavano larga e pronta
accoglienza.
Qualche ciarla comincio a salire fino all'orecchio della signora De
Emma. Ella comincio a dubitare, poi a sospettare.
Il sospetto e un miraggio che ha l'aria di una rivelazione. Tutte le
cose pigliano attraverso a quello un'apparenza menzognera che, per
disgrazia, e piu verosimile del vero, s'incontrano in una logica piu
stretta perche piu artifiziale della realta.
La effusione tutta italiana con cui Rosilde manifestava al dottore la
propria riconosc
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