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tico di Don Sebastiano. E senz'altro s'avvio a narrarmi le lotte intestine di Sulzena, in cui egli solo teneva testa al presbiterio e al sindaco alleati. Io non gli credevo gran fatto; domandai di Mansueta. --Ah, la serva... morta.--Ma domenica ventura... --Morta quando? --L'anno passato al suo paese... Ma domenica ventura prendero le mie rivincitine... le elezioni riusciranno a modo mio: sono quattro anni che lavoro per questo... --Ve lo auguro, dissi io con un'aria annoiata e mi alzai. --Sor Emilio, disse con una certa premura,--non accetterebbe un bocconcino, un pezzettino di manzo..... In quella si affacciarono due visi di vecchierella, due profili scarni, gialli, appiattiti. Erano la moglie e la figlia dello speziale: quei dieci anni avevano quasi cancellate le differenze. Erano due figure senza eta precisa, due fossili veri...--Il signor Bazzetta insiste per trattenermi, egli era schietto; non gli pareva vero di smerciare le sue ciarle,--ma mi seccava troppo. Debbo dire che Sulzena era ingrandita: notai qualche casa nuova, la capanna di Beppe era stata restaurata e vi notai la frasca e l'insegna turchina dell'osteria che quella sera memoranda del mio arrivo aveva cercato invano. Si capira da quel nuovo movimento di commercio che le usanze ospitali del Presbiterio erano scomparse. Feci, solo, un po' di colazione di malavoglia: il rimorso di aver voluto profanare colla curiosita inopportuna i miei cari ricordi, mi levava l'appetito. Passai la sera a Zugliano, dove il dottor De Emma mi fe' cortese accoglienza,--e mi parlo lungamente di Don Luigi, e riparo un poco colle sue affettuose parole ai disappunti della giornata. E Aminta? L'estate scorsa ero in ferrovia: tra Milano e Pavia e non so bene a quale stazione salirono due giovani sposi. Appena il convoglio si mosse--m'ero sdraiato lungo sui cuscini, facevo le viste di dormire--lo sposo senza tanti scrupoli allaccio la vita della signora e comincio a sussurarle certe parole... che parevano baci.--E lei ci stava..... Non c'e per me spettacolo piu avvilente di questo. Alla prima fermata, m'alzai risoluto e feci per discendere. --Buon viaggio e buon divertimento, signori, dissi nel passar dinanzi alle due tortorelle. La signora arrossi, ma lo sposo fe' un oh lungo un miglio e s'alzo tanto rapidamente che i nostri visi si toccarono. --Tant'e, disse, e mi bacio. Ero stupito. --Non mi conosce? io lei l'ho sentito alla voce... A
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