due mesi dopo alle Assise di Novara, ed io
assisteva.
Beppe fu assolto.
Quando lo rilasciarono in liberta, gli andai incontro gli chiesi:
--Non siete contento?
--Non so cosa mi faccia, rispose, non ho piu nessuno... e si guardava
attorno smarrito, come un uomo che non sa raccapezzarsi a vivere.
Parti quella stessa primavera per l'America e non seppi altro di lui.
XXIX.
Passarono parecchi anni; ed io pure alle volte dimenticai i miei amici
di Sulzena e di Zugliano.
Un giorno che passavo da Varallo, mi prese ad un tratto un
ardentissimo piacere di rivedere quei luoghi, di ricercarvi un po' di
quella gioventu che mi e fuggita tanto presto. Illusione da cui io mi
lascio spesso sedurre, triste illusione, che senza darmi la gioia
passata mi fa sempre sentire piu grave il tedio presente.
M'inerpicai ancora per quelle care pendici; non mi accompagnava piu il
buono, il baldo angelo della speranza, ma il mesto rapsode del ricordo
e del rammarico mi spingeva frettoloso ed impaziente alla meta. Non
avevo piu meco la cassetta dei colori; da molto tempo non guardavo piu
intorno a me, ma frugavo dentro di me, nel cuore, a ricercarvi alcune
rime, alcune strofe dimenticate, feccia umana del generoso liquore che
un di in me traboccava.
Quando fui al guado dello Strona, un tristo pensiero mi colse.
Le case di Sulzena apparivano biancheggianti al sole meridiano--il
campanile suonava l'_Angelus_ del mattino,--ma quel paesaggio mi
sembro meno lieto di quando l'aveva contemplato al raggio del
tramonto.
Dicevo fra me:--li trovero ancora? e in quella piena subitanea
d'affetti io mi chiedevo sorpreso come avessi potuto passar dieci anni
senza informarmi di quelle persone di cui nutrivo ora un cosi vivo
desiderio. L'animo ha i suoi abissi come lo Strona che a quel punto si
profonda nelle viscere del monte per riapparire piu giu, passa
anch'esso per delle gallerie sotterranee di tenebre, di frastuono, di
tedio dove la luce degli affetti e delle memorie gentili non penetra
mai.
Divorai l'erta come un soldato che corre alla carica, preparato a
veder cadere ad una ad una le mie belle memorie.
Entrando in paese posi il piede in un motriglio che mutava buona parte
delle straduccole in un rigagnolo. L'acqua discendeva dalla piazza,
dalla fontana e, a giudicarne dal color verdastro di certi sassi,
chissa da quanto tempo.
--Ohime, gemetti, _neanche_ Baccio non c'e piu!
Difatti quando passai accanto alla vasca
|