, ad un
primo.
--E innamorato di miss Jenny!
--E il suo amante,--ripete il secondo.
--Quel vecchio babbeo!... osservo il terzo.
E cosi di seguito.
Che c'era di vero in tutto cio?
Eccolo detto in poche parole:
De Emma non era l'amante di Jenny, il padre di Jenny non era un
babbeo; ma il primo interlocutore aveva ragione.--De Emma era
innamorato. E il padre di Jenny se ne accorgeva,
Innamorato senza volerlo, quasi senza saperlo; come si e innamorati
per la prima volta; innamorato non tanto della creatura come della
poesia che ella espandeva; assorto in questa come in una visione;
infelicissimo quasi sempre e piu che mille volte felice in un giorno.
Venne l'ora in cui constato la propria malattia, e se ne atterri come
mai forse non si era atterrito al capezzale di nessun infermo.
Due soli rimedii potevano salvarlo: uno d'ambrosia, l'altro di
tossico; al primo non poteva, non doveva nemmeno pensarci; quanto al
secondo, c'erano novantacinque probabilita su cento che invece di
guarirlo lo avrebbe ucciso. De Emma scelse quest'ultimo.
Il giorno stesso in cui si era convinto della dolce e crudele verita,
egli ricevette un invito come al solito dettato nei termini della piu
squisita gentilezza, in cui lo si invitava in campagna ad Hutley
House, per l'indomani; era sottoscritto "Jenny".
Il povero giovane rispose immediatamente di non poter aderire
all'invito attestando occupazioni che gli avrebbero reso necessario
per assai tempo il soggiorno alla capitale. E vero che lacero per ben
tre volte il biglietto prima di poterlo scrivere in modo che la sua
disperazione non trasparisse dalla sconnessione delle frasi e dei
caratteri.
Quel giorno erro come un pazzo per le strade e pei parchi preceduto da
un fantasima di fanciulla dagli occhi azzurri e dai lunghi, disciolti
capelli biondi, che ora pareva sorridergli con ingenua famigliarita,
quasi facendogli coraggio a seguirla, ora sembrava comporre a
corrucciata espressione l'angelica faccia, come chi vorrebbe
rimproverare e non osa, e tiene il broncio di fuori e di dentro ha il
rovello. Quella notte la visione sedette davanti a lui, insonne e
febbricitante, ne lo abbandono che coll'alba, quando l'orologio della
torre lo richiamo dalle plaghe della inesorabile fantasia ai solchi
della crudele realta. Ma i libri su cui si getto come si precipita
sulla fontana il pellegrino assetato non erano piu quelli del giorno
prima: che insipida presa, che gelata selva di
|