chiata
basterebbe. Mi appiatto contro il muro, mi rizzo sulla punta degli
stivaletti, mi aggrappo al davanzale di pietra e caccio la mia fronte
fra due vasi, uno di basilico, e l'altro di reseda, profumi di tutta
quella miserabile strada.
"E guardo e vedo la signorina Rosilde che aveva visto spesso quando
abitava dai De Emma.....
"Un baleno e compresi tutta la premura del dottore, il suo sgomento.
"Cercavo il bandolo di un segreto, ne scoprivo due, anzi tre... almeno
mi parve.
Il dottore teneva una mano di lei nelle proprie: ella accasciata, col
viso basso, chino sulla spalla sinistra, tutto inzuppato di
lagrime,--una addolorata.... vergine prima del... dopo del... ecc.,
come dice il catechismo. Non pensava a ritirar le sue mani.
"Il signor De Emma non la sgridava piu; sembrava commosso, dovette
farle coraggio.
"Eh? che ne dite?"
Io non avevo nulla da dire.
"--E ritenete queste tre circostanze, riprese lo speziale; ritenete
che allora il signor De Boni dimorava ancora a Zugliano col padre, e
che la signorina era stata quattro mesi qui, e, come seppi dopo, non
era ritornata in citta che da un paio di giorni, e finalmente che la
loro relazione comincio dopo quella sera. E pensare che poi gli han
dato il bastone bello e fiorito. Bel san Giuseppe davvero! senza
neanche la formalita dello Spirito Santo, ah! ah!"
Come rideva lo speziale; come si mostrava maligno!
--Pero ho poi mangiato quella tal foglia! ma tardi, tardi assai.... Ma
vi annoio?" Accennai di no nel modo meno aperto che io potessi.
--Ma sentite, ora viene il meglio della storiella. Il signor De
Boni.... to' eccolo".
L'uscio della farmacia sbatte con rumore. Il sindaco entro nel
salottino e, nel vedermi, non pote dissimulare il suo malcontento.
Ma io non tardai a levargli la soggezione.
Mi alzai e presi congedo dal Bazzetta.
XXIV.
Uscito nella via mi fermai per accendere il sigaro: e, senza volerlo,
intesi che il sindaco parlava di me chiamandomi "lo scarabocchino".
Non era un'ingiuria tanto atroce ch'io potessi aver diritto di
offendermi.
Eppoi non ci tenevo punto alla stima del sindaco: e non ero curioso di
sapere cio che diceva di me.
Mi disponevo ad andarmene, quando mi accorsi che qualcuno mi spiava
dalla porta socchiusa della bottega.
Era il signor Bazzetta il quale certamente veniva ad accertarsi se ero
gia abbastanza lontano da poter sparlare di me.
Non potei trattenermi dal dirgli ad alta voce:
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