voglio piu accettar nulla, e tempo che io mi guadagni il mio
pane. Mi vergogno di aver mangiato quello del signor Angelo....
--Oh quanto a lui, salto su a dire la Mansueta ch'era presente, quanto
a lui, ha fatto il peccato e giusto che faccia la penitenza.
--Mansueta, l'interruppe don Luigi in tono di dolce rimprovero.
--Aminta, soggiunse poi, i tuoi sentimenti sono onesti, e se, quando
tu sarai padrone dei tuoi atti, la penserai ancora a quel modo, non
saro io a disapprovarti.
Mentre eravamo in questi discorsi torno il signor Bazzetta ad
annunziare con gravita piena di mistero che il Sindaco era su tutte le
furie, che pretendeva la restituzione di quei documenti e faceva, per
il caso di rifiuto, i piu grandi spergiuri di vendetta.
Il curato, quella mite creatura, tutta indulgenza e dolcezza, fu
irremovibile.
--Voi sapete di che cosa e capace quell'uomo. osservo lo speziale.
Don Luigi disse soltanto:
--Fategli sapere che non lo temiamo. Egli non puo farci altro male che
quello che il Signore permettera.
E il signor Bazzetta dovette rassegnarsi ad uscire senza aver cavato
della sua seconda ambasciata, maggior frutto che della prima.
XIV.
Le vendette del Sindaco non si fecero aspettare a lungo.
La domenica dopo ci fu riunione del Consiglio.
La seduta era stata annunziata con straordinaria solennita, come un
cataclisma. Tutto il villaggio era preso dalla piu viva ansieta. La
mattina, in chiesa, era facile notare nell'uditorio una preoccupazione
profonda.
Quando il curato si presento all'altare tutti gli occhi si appuntarono
sul suo viso come per esplorare i suoi segreti pensieri. Poi, durante
la messa ed il sermone, continuarono degli strani bisbigli.
Anche don Luigi pareva meno calmo dell'altre volte: la sua voce era
ineguale, il suo argomentare incerto.
Dalla tribuna dell'organo il Sindaco gli saettava delle occhiate
d'odio inesprimibile. Il buon prete non guardava mai da quella parte,
ma lo sentiva e se ne turbava sovente.
Fra quei due uomini si combatteva un formidabile duello: e pur troppo
il Sindaco aveva il sopravvento.
Il dire che la bonta soggioga l'animo malvagio mi e sempre parso un
luogo comune inventato dall'ottimismo. Nella realta prevale il
malvagio; l'uomo che non ha scrupoli e, alla pari, infinitamente piu
forte dell'uomo dabbene.
Finita la spiegazione del vangelo, il curato scese dal pulpito e
attraverso la chiesa per rientrare in sacrestia.
La folla
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