ostra sorella era ballerina! domandai.
--N'e vero che disgrazia? sclamo la buona donna tentennando
dolorosamente la testa,
E soggiunse:
--La poveretta non ce n'ebbe colpa: ma ha pur fatto una dura
penitenza.
Si capiva dall'intonazione delle sue parole che ella voleva un gran
bene alla sorella e che sentiva il bisogno di scagionarla di una cosa
che a lei montanara e devota doveva parere una enormita: essere
ballerina!
Ho notato che l'avversione per la gente da palcoscenico e maggiore
nelle classi inferiori che non sia nelle superiori.
Un artista di teatro puo lusingarsi di essere ricevuto a Corte, non
sara mai rispettato nella casupola di un campagnolo.
--Non credo, continuo Mansueta, che Rosilde fosse contenta di quel suo
stato; l'aveva scelto a fine di bene... ma pur troppo, farina del
diavolo va tutta in crusca.
--Com'e andata? domandai.
La donna era per lo meno tanto desiderosa di farmi le sue confidenze
quanto io di ascoltarle.
STORIA DI ROSILDE.
"Noi siamo di Castelletto sulla riva destra del Ticino.
"Nostro padre faceva il pescatore, il barcaiuolo tra Sesto Calende e
il nostro paese e un po', come tutti dalle nostre parti, il
contrabbando di tabacco.
"Coi suoi guadagni stentava a mantenerci; la famiglia non era grande;
ma non c'erano altri uomini; la mamma era da parecchi anni sempre
ammalata, io avevo il mio da fare per assisterla e sbrigare le
faccende di casa: mia sorella era una bambina,
"Noi eravamo molto poveri e molto disgraziati; certe volte d'inverno
restavamo delle giornate intiere senza pane e senza fuoco.
"Con tutto cio il povero papa era un uomo di buon umore: pigliava in
santa pace le miserie che Dio gli mandava e portava la sua croce senza
tirar mai un lamento.
"Quando non faceva freddo, e c'era un po' di polenta in casa, e il
male dava un po' di tregua alla mamma, egli diventava subito allegro e
ci faceva ridere colle sue storielle e le sue barzellette.
"Egli andava matto per il suono e per il ballo. Era stato soldato di
Napoleone e musicante di reggimento; egli sonava il clarinetto in
guisa da far stordire. Lo venivano a cercare da molte miglia lontano
per tutte le sagre dei dintorni e non si faceva festa senza di lui;
era conosciuto per questo da tutte le due parti del Ticino collo
stranome di _suonatore_.
"In casa, tutte le ore che gli restavano, le dedicava alle sue
arie. Nei molti paesi dov'era stato, in Francia, in Spagna nei paesi
tedeschi,
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