si divise riverente innanzi a lui e sorpresi in tutti quei
volti un'espressione di timida, di dolorosa premura, un rammarico
sincero di non poterlo proteggere contro le prepotenze di cui era
minacciato.
Il Consiglio doveva, secondo l'uso, raccogliersi subito dopo il
servizio religioso.
Fui spinto dalla curiosita a seguire la folla che scendeva per la via
maestra.
Sulla piazzetta vidi parecchi crocchi di montanari che discorrevano a
bassa voce.
In fondo, un edifizio a un solo piano, come gli altri, ma piu vasto,
costrutto di pietre irregolari: in mezzo alla facciata, un pezzo,
largo un braccio quadrato, intonacato di calce su cui una filza di
lettere nere di forme bislacche, ineguali, riottose al forzato
allineamento diceva: _Casa Comunale_. Sovr'esse un quadretto di legno,
appeso per un solo angolo, penzolava obliquamente: l'insegna dello
Stato, l'onesta croce di Savoia, la quale, quasi vergognosa di
coonestare le sciocchezze e le bricconate che da tanti anni si
consumavano la dentro, pareva volesse lasciarsi andar giu dallo
sconforto.
Fermo sul limitare della porta coll'aria corrucciata di un pedagogo o
di un aguzzino aspettava il Sindaco i suoi Consiglieri.
Di quando in quando qualche vecchietto dai calzoni corti allacciati al
ginocchio sovra le calze turchine, si staccava dai gruppi,
attraversava lentamente la piazza, ed entrava con una visibile
ripugnanza nella casa comunale tirando una grande scappellata alla
prima autorita del paese, che non degnava rispondere. Ne contai una
diecina.
Segui un certo intervallo.
L'inserviente, come fido scudiere, pendeva dai cenni del suo padrone.
Il signor De Boni battendo il piede con impazienza, gli disse
imperioso:
--Orsu va a sollecitare que' poltroni.
E il cursore a galoppare in cerca dei ritardatori.
Il sindaco aspettava sempre.
Contemplavo da piu d'un quarto d'ora quello spettacolo, novo per me,
di rustico assolutismo e ne traevo delle considerazioni poco benigne
per l'indipendenza e la dignita della razza umana. quando una mano
sottile s'insinuo sotto il mio braccio.
Era lo speziale che mi sussurro nell'orecchio:
--Venite con me vi appostero in un luogo donde potrete intendere la
discussione.
Mentre mi disponevo a seguirlo, lo scalpitio acuto di una cavalcatura
si fe' sentire sui ciottoli della strada.
Comparve un coso allampanato, le cui gambe lunghissime penzolavano ai
fianchi del magro ronzino quasi fino a terra.
Era vestito
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