ssivamente timide. Io mi acconciavo perfettamente del
suo naturale buono, malleabile, della sua mente docile a tutte le mie
fantasie. In tutte le amicizie vere e durature c'e sempre una volonta
da una parte e una condiscendenza dall'altra. Non fo per dire, anzi lo
ricordo ad onore dell'affetto di Aminta, la volonta che prevaleva era
la mia.
Don Luigi s'era accorto dell'influenza che io esercitava sopra il
giovanotto. e, fin dai primi giorni, dandomi mezzo per celia, e mezzo
sul serio, il vanto di un conquistatore di simpatie, aggiunse:
--Voi potete renderci un grande servizio. Aminta e in eta da dover
scegliere definitivamente il suo sentiero per tutta la vita. Ora io
temo la sua eccessiva arrendevolezza. Non vorrei che la riverenza o
l'affezione che quel buon ragazzo mi porta, reprimesse, in cosa di
tanta importanza, le vere inclinazioni del suo spirito, che egli mi
facesse l'inutile e deplorevole sagrificio di tutta la sua
esistenza. Credete voi che Aminta abbracci volentieri la carriera
ecclesiastica?
Risposi schietto:
--Non credo.
Don Luigi non solo non mostro rammarico; ma parve invece rasserenarsi.
--Ma, poverino, nessuno qui vuol fargli violenza, sclamo con una
adorabile tenerezza.
--Scandagliatelo voi per bene, disse poi, senza ch'egli s'avveda e
sospetti che voi lo facciate per mio suggerimento. So che siete buon
osservatore. E se scoprite la menoma ripugnanza a proseguire nella
carriera, intrapresa per volonta altrui, rassicuratelo pure,
rincuoratelo a manifestarmi i suoi desiderii,--e se ci sara
possibile, faro di tutto per contentarli.--Non vi faccia stupore il
sentirmi cosi poco zelante nel procacciare proseliti alla chiesa
militante. Nelle circostanze presenti io credo ch'essa abbia d'uopo
piuttosto di soldati volonterosi che di un esercito sterminato. I
tiepidi sono nella battaglia inciampo agli altri.
Accettai l'incarico e mi posi senz'altro all'opera.
Dal suo canto Aminta mi facilito il compito con la sua piena
confidenza, e col suo candore ammirabile.
Egli mordette meravigliosamente a tutte le seduzioni che io, Satana
tentatore, dal Tabor della mia fantasia, seppi fargli balenare innanzi
alla mente abbagliata.
Egli trovo che tutte le gioie della vita erano una ad una preferibili
all'alto onore di divenire ministro di Dio.
E non era solo vaghezza giovanile la sua, fascino improvviso e
momentaneo. No; c'era in fondo in fondo al suo carattere qualcosa di
irregolare, di esubera
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