del signor Bazzetta
giungeva di quando in quando distinta fino al mio orecchio.
Senza quasi volerlo intesi ch'egli diceva:
--Il De Boni, in sostanza, se voi gli restituite quei documenti vi
lascia la Carbonaia e promette di non darvi altra molestia ne ora ne
mai.... ma vuole ad ogni costo le carte.
Il curato rispondeva:
--Quanto alla Carbonaia, ve lo ripeto, ho gia rinunziato. Ditegli del
resto che, ne per avidita di quel possesso, ne per timore delle sue
misteriose minaccie, acconsentirei a tradire interessi non
miei. Spero che voi troverete ragionevole la mia condotta. Non si
tratta di me, ma del ragazzo: le carte sono sue.
Queste proposte e queste risposte si ripeterono, con diverse parole da
una parte e dall'altra, molte volte.
E mi parve che la missione del signor Bazzetta restasse senza frutto.
Venni confermato quello stesso giorno nella mia opinione.
Dopo il desinare, quando don Sebastiano si fu ritirato, il curato
disse ad Aminta che aveva a intrattenerlo di cose molto importanti.
Volevo uscire per discrezione, ma egli mi prego di rimanere, dicendo:
--No, voi siete oramai di casa, siete amico di Aminta, avete molta piu
esperienza di lui, e sara bene che egli abbia in questa circostanza
qualcuno in cui liberamente confidarsi.
E volgendosi all'abatino che aveva ripreso la sua veste talare,
--Figliuolo mio, a scarico di coscienza, debbo avvertirti che
abbandonando la casa del sindaco tu rinunzi a una fondata speranza
di fortuna,
Aminta rispose vivacemente:
--Oh don Luigi, per me non ci puo esser fortuna maggiore della sua
benevolenza.
--Questa non ti puo mancare mai,--ma puoi perdere delle sostanze....
--Non importa, non importa, purche io non abbia a tornar piu in quella
casa, rinunzierei ad un regno....
--Sta bene, figliolo; fa il voler tuo.--Pero ascolta, Mansueta e
depositaria di documenti che comprovano i tuoi diritti verso il
signor De Boni. Tua zia ed io abbiamo creduto conveniente, per
motivi di delicatezza e nel tuo stesso interesse, di non farli
valere che indirettamente. Adesso egli li ridomanda.
--Oh glieli dia, che quell'uomo feroce cessi una volta di
perseguitarmi.
--No, li conserveremo fino a che tu abbia raggiunta la eta
maggiore. Allora tu sarai in grado di giudicare la nostra condotta e
potrai o continuarla o ripararla.
--So bene fin d'ora che lei ha agito sempre per il mio bene. Io non
posso che ringraziarla lei e anche la zia... ma da quell'uomo non
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