do intesimo il passo del curato, ella si scosse, si assicuro di
aver gli occhi ben asciutti, prese il suo solito fare lesto e
volonteroso e per tutta quella sera io contemplai con ammirazione que'
suoi occhi affaticati e quel suo volto scarno sorridere mentre avrebbe
pianto tanto volentieri.
Non scordero mai quelle sue rughe venerande, in cui non diro come il
secentista, che vi s'appiattassero gli amori, ma traspariva tanta e
cosi limpida devozione, una bonta schietta, animosa!....
E anche Don Luigi, benche avesse tanti motivi di tristezza, piu assai
e piu gravi di quel ch'io potessi allora immaginarmi, si faceva una
gran forza e conversava e mi parlava di me, delle cose mie
dimenticando, nella premura di intrattenermi piacevolmente, se stesso
e le sue pene: tutto cio senza sforzo per una volontaria e spontanea
delicatezza.
Invece io, il solo senza fastidi (allora non ne avevo), io
spensierato, pareva il piu cruccioso di tutti. Ammiravo come ho sempre
ammirato senza poterlo imitare, quell'eroismo umile di tutte le ore
che piglia la vita come vien viene, come una battaglia e la combatte
valorosamente ad oltranza.
XI.
L'indomani Don Luigi usci subito dopo il desinare,--e piu tardi lo
aspettai invano al solito ritrovo. Non mi sentivo di vena a lavorare;
dopo aver buttate giu, a lunghi intervalli delle pennellate a casaccio
di quelle che non persuadono la coscienza, presi una risoluzione,
raccolsi i miei barattoli e me ne tornai difilato a casa,
Don Luigi non era rientrato.
Baccio mi disse misteriosamente:
--Il sor curato e salito alla Carbonaia, cio vuol dire che tornera di
buon umore.--Non c'e stato da quasi un mese; quella passeggiata gli
fa sempre un gran bene.
Il sagrestano si fregava le mani soddisfatto e intieramente sicuro
dell'efficacia del rimedio,
Compresi dalle sue parole che si trattava del terreno prediletto,
causa delle contestazioni del sindaco.
Mi prese ansieta di vedere questo miracoloso rifugio. Mi feci indicare
la strada e, sotto pretesto di andare incontro al curato, affrettai il
passo per prevenire il suo ritorno.
Il sole era alto ancora e il luogo non era distante che un miglio
scarso.
Dopo una mezz'oretta di un sentiero scheggioso e incassato in una gola
stretta e boscosa, sbucai sopra un piccolo altipiano, quasi tondo,
posto sul culmine di un poggetto, una specie di sperone del monte
Grigio, il quale s'innalza brullo nel fondo. Si domina di la il
villaggio, e
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