deserto; la
porta della chiesa spalancata sugli arpioni, lasciava vedere l'altar
maggiore illuminato e i riflessi cadevano sulle casupole della
piazzetta.
La sera era buia: nelle tenebre fitte del villaggio, nessun altro lume
che quello della chiesa. Cosi nella dura vita di quella popolazione
montagnuola solo spiraglio d'ideale era la religione.
Densi globi d'incenso salivano innanzi al tabernacolo
d'argento. Cantavano il _tantum ergo_, inno di lode, dalle intonazioni
gravi e melanconiche come tutti gli altri della chiesa.
Un solo popolo, che io mi sappia, fortunatissimo popolo d'artisti,
fece della gioia un sentimento sacro,--fu il Greco, che inghirlandava
di rose e di verbene le colonne dei suoi templi, e intrecciava danze
festose innanzi all'ara del sacrificio.--Non ostante il biblico
precetto del _servite Domine in laetitia_, il concetto della nostra
religione,--come di tutte quelle che il mistico Oriente ha
generato,--e il dolore. Tutte le sue parole sono meste, tutte le sue
speranze e le sue promesse sono oltre il limite funesto della
tomba.--Seguace d'un Dio che non ha potuto sottrarsi ai patimenti, la
umanita cristiana sale il Calvario, il soffrire e per lei l'unica
salvezza. L'antica filosofia ellenica si e affaticata dietro il veli o
d'oro della felicita mondana.... un bioccolo solo, un minuto di gioia
alla luce del sole!.... Invece Santo Ambrogio, narra un'antica
leggenda, quando trovo un uomo felice ordino alla sua gente di
seguirlo immantinenti fuori della casa di colui, la quale doveva
essere per la sua fortuna abbandonata da Dio! Chi aveva ragione? E un
problema che la fossa risolve in un modo,--e la croce che vi sta su in
un altro.
Il rito era compiuto: alla salmodia sottentrava il lugubre borbottio
del rosario:--una vecchia dalla voce rauca faceva le proposte; un coro
di gemiti rispondeva. Baccio spegneva le candele.
Poi uscivano dalla chiesa i fedeli, e, quetamente, ad uno ad uno si
perdevano nelle strette viuzze muti come ombre. Un breve scalpiccio
che s'allontanava, poi un lugubre silenzio non interrotto che dal
ciangottare dell'acqua nella vasca della fontana.
Nei paesi dell'alta montagna nessun crocchio la sera; la battaglia
aspra, cupa della vita, da una avemmaria all'altra,--il resto, quando
non e del dolore, e del riposo.
Poco dopo entrando in cucina fui assai sorpreso di trovare Aminta in
vivace colloquio con Mansueta.
M'accorsi ch'io non dovevo essere del tutto estraneo ai
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