vede, all'ordine a alla sacra prosperita della famiglia.
E il monello fa l'arte per l'arte; scende a balzelloni, rotolando
massi dalla vetta di Cornalina, gitta sprazzi al sole per trame delle
iridi cangianti. Si butta nei precipizii, si nasconde fra i cespugli,
scompare nelle buche del monte, poi salta fuori a sproposito per
tagliare il sentiero montanino,--e s'adagia fra l'erbe, e folleggia e
spumeggia e si inebbria di liberta e di licenza--con una sicurezza
come facesse la cosa piu seria del mondo. Cosi non e buono a nulla, ne
a far girare una ruota di mulino ne ad irrigare un pascolo,
nulla!... malgrado tutti i tentativi fatti dai buoni padri coscritti
di Zugliano e di Sulzena e persino dall'illustrissimo Consiglio
provinciale di Novara per correggerlo e trame qualche costrutto. Tanta
e la sua impertinenza, che se poteste intenderlo, vi direbbe che Dio
l'ha fatto a quel modo e che vuol tirar innanzi in quella bizzarra sua
maniera,--tutte cose che dicono gli scapestrati.
Dopo tutto gli originali come lui divertono i fannulloni come me, ed
io ebbi, finche rimasi al Presbiterio, cara la sua compagnia come
quella di carissimo amico. Lo seguivo volontieri per qualche centinaio
di passi giu per la china, felice di non essere menato ad uno scopo,
felice dell'indugio perche piacevole.
Quel di scesi piu in giu fino alla cascata. Quei di Sulzena chiamano
cosi impropriamente una specie di rapida che termina in una cateratta
dove lo Strona si perde per ricomparire due miglia piu in la nella
valle, tra il Passo degli Stambecchi e il cimitero di Zugliano. Il
baratro e profondo oltre a cento piedi; vi si scende per uno
scheggiato a zig-zag fino allo stretto bacino in cui l'acqua, dopo
essere venuta giu sopra un letto inclinato di ciottoli, fa un gorgo e
inabissa. Le pareti della rupe scavate dal torrente, simulano
l'aspetto di tortuose gallerie, di stallatiti grossolane, e si
appressano in alto sino quasi a toccarsi in un immenso sesto acuto,
anzi acutissimo, tagliato nel mezzo da una fessura, da un cordone o
bianco lucente o turchiniccio, secondo l'ora:--il cielo. Piove di la
una luce tranquilla e soavissima, la cui monotonia e corretta dai
riflessi tremolanti dall'acqua. Scendono dall'alto, lontani come echi
dello spazio infinito, i suoni radi della vita montagnola, qualche
schioppettata di cacciatore, lo slamar d'una frana, il battito
dell'ali di qualche avoltoio, lo strido del falco. Altri suoni piu
cupi e misteriosi, a
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