nfracidisce nella sua cassa!... E sapete chi me l'ha
uccisa? Quel cane di sindaco che morira per le mie mani come e vero
che ci sono Gesu e la Madonna e l'Eterno e lo Spirito Santo in
paradiso.
A queste parole guardai Baccio in viso; egli aveva la bocca chiusa
ermeticamente, e gli occhi spalancati oltre ogni umana possibilita.
Tremava dalla testa ai piedi.
Beppe dilaniava un tovagliolo con dita convulse, e, senza accorgersene
lo inzuppava di grosse lagrime intermittenti.
--Dio di bonta, esclamo Baccio, dando un crollo a tutta la sua
zoppicante persona, e venuta la fine del mondo?
--La verra e presto; sentirai. Parecchi gia avevano avvertito la mia
Gina che quel birbone la guardava con certi occhi, che so io, in un
modo che non guardava le altre donne; ma la poveretta era cosi buona
e cosi virtuosa che non le passava nemmeno pel capo che al mondo ci
fosse gente capace di fare il male e tampoco di pensarlo. Egli
intanto aveva preso l'abitudine di venir molto di frequente in casa
nostra, ora con un pretesto or coll'altro; io era obbligato dalle
mie facende a passar quasi l'intiera giornata sulla montagna, e i
miei vecchi erano ingenui come la Gina, e, poi via.... erano
vecchi. Alla sera, senza motivo alcuno, gironzolava di su e di giu
davanti al nostro uscio.
Le cose andarono al punto che, un giorno, dopo la cena, poi che i
vecchi e i ragazzi furono andati a dormire, la Gina, con una voce che
non pareva la sua, e cercando quasi di non incontrare il mio sguardo,
mi disse:
--Bebbe, ho bisogno di parlarti.
Me le sedetti vicino, presso il fuoco, ed ella, con quella voce sempre
piu diversa del solito, mi bisbiglio nell'orecchio, mettendomi un
braccio intorno al collo:
--Ho paura del sindaco!
Io, che non mi ero accorto ne dubitava di nulla,
--Del sindaco, esclamai strabiliato; oh! che cosa ti gira per il capo,
stasera?
Allora ella mi narro, come quel cane di un signor Angelo De Boni la
perseguitasse gia da piu di due mesi, seguendola e arrestandola per le
campagne e pei boschi, trovandosi sempre sul suo passaggio,
sorridendole con un'aria bestiale, e dicendole delle cose... delle
cose di cui ella non capiva il significato, ma che le parevano _cose
cattive, cose contro il timor di Dio_. E le diceva con voce dolce e
rauca... e--aggiunse quella mia sventurata celandosi la faccia tra le
mani--aveva tentato piu volte di metterle le mani addosso!...
Credo che fosse un urlo quello che mi usci dall'animo all
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