medico venisse a frapporsi e a troncar sul piu bello la
storia. Facciamo di necessita virtu, e vediamo che cosa succede di
nuovo al presbiterio.
La notte (ve lo potete imaginare) era gia di molto avanzata, quando,
durante una meditata pausa del mio novelliere, ci giunse attraverso il
giardino il suono ben distinto del passo di una cavalcatura.
--Il dottore! sclamo Bazzetta. e, vuotato d'un fiato un altro
bicchiere, s'alzo, scosse dalla giubba le ceneri della pipa e si
avvio verso la porta. Nel tempo stesso Baccio picchiava colle sue
dita nocchiute contro i vetri della finestra da cui la sua figura
traspariva lunga lunga, per il riflesso della lampada e l'oscurita
della notte.
Uscii per la porticina che Bazzetta si era affrettato ad aprire, la
quale metteva nell'orto attiguo al giardino, il quale orto
fiancheggiava il presbiterio dal lato opposto alla chiesa. Da quello
un'altra uscita si apriva sulla strada dei monti.
Allora mi si presento una figura, o meglio due figure che ne facevano
una sola, degna della matita di Goya o della penna di Hoffman.
Immaginatevi un uomo alto quasi tre metri e una rozza lunga piu di
quattro; sottili, allampanati, e cavallo e cavaliere, come due candele
poste in croce, e il grottesco profilo del famoso _cavaliere dalla
trista figura_, vi parra al confronto, una immagine di quasi greca
bellezza..
--I miei rispetti, signor dottore, disse il farmacista toccandosi il
cappello, e aiutando il mio piu che don Chisciotte a disbrigarsi
dalle staffe e a smontare. Ella era gia a letto mi immagino; io non
volevo che la disturbassero; come vede, vegliavo io, e giacche
trattasi delle solite bagatelle....
--Eh, interruppe il medico con una voce timbrata e sonora, e bella
come poche ne intesi in mia vita, sono abituato a queste passeggiate
notturne. Fanno bene all'anima e al corpo. E come va ora Don Luigi?
Attaccato, cosi dicendo, il cavallo ad una inferriata, si avvio, come
pratico della casa, verso la scaletta per dove si saliva alle camere
del curato. Ma Bazzetta gli precluse il cammino e, presolo dolcemente
per un braccio, lo trascino verso un angolo della cucina e gli si pose
a parlare a bassa voce, gesticolando con molta energia (ne avea
vuotate delle bottiglie!) e, non dubito, sforzandosi, con una diagnosi
delle piu scrupolose, di scongiurare le tanto paventate cacciate di
sangue. Cosi ebbi agio di considerar per bene la figura stranissima
del medico.
Dissi stranissima; ma in que
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