ell'_ah!_ della liberazione che
sale involontariamente alle labbra, quando dopo essere stati sepolti
dei minuti che sembrano eterni nella oscurita fuliginosa di una
galleria, il convoglio sbuca finalmente a riveder la luce del sole.
Cosi respirarono tutti gli avventori del piccolo caffe, alle ultime
parole dell'Intendente, mentre un pallido raggio di sole si faceva
strada attraverso alla pioggia diminuente, come se anche la natura
sentisse il bisogno di tirar il fiato dopo quella interminabile
filastrocca.
Per giustificare ancor meglio quella febbrile curiosita, mi bastera
dire (avrei veramente dovuto dirlo prima) che quel mattino stesso
quattro carrozze da posta portanti il misterioso signor De Emma, la
sua famiglia e uno stuolo numeroso di servidorame erano trionfalmente
entrate per la via principale, facendo traballar le imposte delle case
e piu ancora la fantasia dei loro abitanti.
Momento solenne! Il piccolo cancelliere allungava il collo, si palpava
le braccia, spirava tenerezza e beatitudine da tutti i pori, dileguava
come un sorbetto; il fabbriciero cacciava fuori dell'orbita due occhi
vischiosi che somigliavano due pallottole di amatista, e non
s'accorgeva d'aver in mano la scatola da cinque minuti e che meta del
tabacco era andato ad asciugare i liquidi di cui era costellato il
pavimento. Anche il maestro che aveva appena mostrato di prestar
attenzione al bello stile del magistrato, si era degnato di avvicinare
la sedia, e, guardando al soffitto per non aver l'aria di un gonzo
metteva negli orecchi tutto l'acume di cui privava le pupille. La
partita al bigliardo si era interrotta; il bell'Ernesto, colla stecca
fra le gambe e un mozzicone di zigaro spento in un angolo della bocca
si era abbassato al livello della attenzione di quei _provinciali_; la
padrona del negozio si asciugava il sudore...
Il signor Intendente gongolava, gongolava....
XI.
Ed io?...
Io vorrei che la vostra curiosita, lettori, somigliasse, anche solo in
diciottesimo, quella che mi faceva immobile sotto la cappa del camino,
quando Bazzetta fu arrivato a questo punto della sua narrazione. La
mia vanita di romanziere ne sarebbe piu che solleticata,
Ma io e voi siamo meno fortunati, assai meno fortunati degli uditori
del signor Intendente, i quali dopo aver aspettato per bene che egli
delibasse il suo trionfo, facendoli languire a fuoco lento, alla
perfine seppero quanto volevano sapere senza che nessun Baccio e
nessun
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