la insolita mancanza ai riguardi
dovutigli, il degno magistrato, senza dar risposta a nessuno,
appoggiate ambo le mani al tavolo, gongolava, e incrociate le dita,
faceva girar chetamente l'uno intorno all'altro i due pollici; cio che
e un segno non dubbio di benessere e di soddisfazione.
Cessata finalmente la tempesta, fu un silenzio profondo, religioso,
solenne. Uno ando a chiudere per bene gli usci perche nessuno stridor
di molla o di cardini venisse a sturbar la voce invocata; dietro il
banco si cesso di ripulir chicchere e cucchiaini, e la padrona,
raggomitolato il grembiale e assicuratolo alla cintura per di dietro,
venne a collocarsi nell'uditorio, a rispettosa distanza,
s'intende. S'udiva il passo delle mosche che gremivano il soffitto.
Il signor Intendente si soffio un'altra volta il naso, si racconcio
un'altra volta le falde dell'abito, un'altra volta die un piccolo
colpo magico agli occhiali, e, come se parlasse dall'alto della
bigoncia, cosi prese a dire:
--Fin dalle prime trattative intavolate fra il signor De Emma, da oggi
nostro novello concittadino, e l'israelita Zaccaria, desse furono
note a questa Regia Intendenza. Non che i due contrattanti, o solo
uno dei due ne avesse resa cognita l'autorita; a cio nessuna legge
obbligavali. Tale comunicazione sarebbe stata atto di pura cortesia;
ma tale comunicazione all'autorita non fu fatta. Tuttavia, o
signori, benche le finestre del regio palazzo ov'essa ha sua sede,
appaiano chiuse la piu parte del giorno, e benche qui il nostro caro
cancelliere si vegga passar tante ore seduto al tavolino del
tresette (e i due auguri sorrisero, l'uno maliziosamente, l'altro
con un sorriso vago e melenso), tuttavia, dico, essa, l'autorita,
non cessa un minuto mai di aver occhi per vedere, orecchie per
udire, non cessa un istante di vegliare _au salut de l'empire_, come
diceva mio padre di buona memoria, cantarellando vicino al fuoco.
Scrissi quindi, privatamente, prima, ad alcune influentissime persone
di Milano,--persone alto locate, assai alto locate, che mi onorano di
loro stima e amicizia, per aver informazioni sul conto del signor
D'Emma e famiglia.
Non posso attribuire il loro ostinato silenzio alle mie replicatissime
lettere, a una dimenticanza a un oblio, che offenderebbero, oltre che
la mia persona, anche le vostre, o signori, di cui sono, e me ne
onoro, il rappresentante.... benche indegno.... come dice il parroco
quando si da il nome di pastore.
Un morm
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