cuore:--che ti servono a te oramai
le ricchezze? tu sei impotente a goderne: poco ti resta da vivere--e
tu dovresti sagrificar la tua salute eterna per il bene degli eredi?
Posta cosi la quistione--l'egoismo l'aveva sciolta subito.--L'avaro
era diventato prodigo per ispeculazione, e collocava i suoi averi
all'interesse nella cassa pensioni del Padre eterno.
Ma cio non poteva sembrare ugualmente utile a quei di casa sua,
specialmente al figlio Angelo, che contava allora gia piu di
trent'anni e che, da quando il padre s'era ammalato, si considerava
come capo della famiglia. Egli aveva col sangue ereditato tutta la
sordidezza e la prepotenza del padre:--si oppose vigorosamente alla
sua ruinosa follia. Non lo perdette piu d'occhio un minuto; prese un
robusto montanaro tra i suoi mandriani e lo creo carceriere del
vecchio idiota, Costui, felice di vendicarsi dei maltrattamenti avuti
dal De Boni, fece il mestiere a meraviglia;--custodiva rigorosamente
il suo padrone e lo picchiava un poco ogni giorno. La famiglia non se
ne dava per intesa. Ma il povero rimbambito entrava in parossismi
furiosi: egli urlava come un ossesso--tanto che la gente si fermava
nella strada. Un giorno qualcuno grido ad alta voce contro queste
violenze--e il montanaro affacciatosi alla finestra rispose:
--Ma e pazzo, pazzo da legare.
Questa scena diede ad Angelo un'idea: penso di liberarsi di quel
fastidio col mettere il vecchio al manicomio.
E ando difilato dal!'intendente. Ma questi, udito il suo desiderio,
tiro innanzi delle difficolta;--ci volevano tante condizioni per far
ricoverare il vecchio--eppoi, egli non era povero,--era necessario
pagare una retta mensile piuttosto grave.
Angelo usci di la bestemmiando contro questa societa che non gli usava
la finezza di liberarlo di suo padre. Ma in quel torno una circostanza
venne a favorire il suo disegno.
Un giorno che pioveva a rovesci e le vie della piccola citta erano
mutate in torrentelli melmosi, un avvenimento stranissimo faceva
dimenticare quel tempaccio agli avventori raccolti nella cosi detta
bottega da caffe, l'unica del resto, a cinque leghe all'ingiro, che
potesse portare o bene o male tal nome. La pareva mutata, all'immenso
ronzio che vi si udiva, in un alveare di api antidiluviane: chi
ragionava _ex cathedra_, chi avanzava osservazioni sommesse, chi
parlava all'orecchio del vicino, chi girava da questo a quel
capannello come in cerca di consigli o di spiegazioni; talche la
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