giare si sta a casa.
Questa osservazione piena di una saggezza antica fu raddolcita da un
"aspetti, abbia pazienza" piu` amichevole, quasi fraterno, col quale il
buon signore dava a vedere una prudenza non meno saggia e non meno
antica.
Ma la notizia che un "monsieur" non trovava piu` la moglie, messa in
moto dai due burloni, aveva gia` fatto il giro di mezzo albergo, dalla
cucina alla sala di lettura. Dietro i vetri si vedevano dei visini
pallidi e gentili, con un sorriso anglo-sassone sulle labbra, fra la
pieta` e la canzonatura: da un andito dietro la scala spunto` per un
istante anche la tunica bianca di "monsieur le chef", un cuoco che
guadagnava otto mila lire all'anno, quante sono, o quasi, le notti
necessarie per fare un libro che nessuno legge.
Usci` fuori finalmente anche il biondino, che condusse lo sposo per una
seconda scala identica alla prima, ma collocata al di la` d'un grazioso
_jardin d'hiver_; qui stava l'imbroglio che il signor Malignoni non
aveva potuto districare.
L'aneddoto del "_countryman_" che in un _Hotel d'Italy_ aveva perduta
la sposa, fu stampato in molti magazzini letterari con qualche
variante, come si fa coi grandi poemi epici.
UN REGALO ALLA SPOSA.
Gaspare Carpigna aveva fatto i suoi molti denari in ogni maniera,
coll'industria, coll'usura, coll'inganno. Ma una volta fatti non vi
era uomo piu` galantuomo di lui e ben disposto a godere onestamente dei
beni di questa vita. Invecchiando si era dato anche alla pieta`, e
faceva recitare molte messe da morto, invitando il prete a far
colazione nella sua bella casa di Macagno, dove aveva giurato di
passare i suoi ultimi giorni in santa pace.
Stava per maritare anche la figliuola a un ricco possidente di Novara,
un bel partito per la figlia d'un carbonaio all'ingrosso; e siccome il
cuore di Gaspare Carpigna non era chiuso ai soavi affetti della
famiglia, e per la sua Isolina egli sentiva una tenerezza singolare,
cosi` si puo` pensare se a quel matrimonio egli si preparasse con
allegria, con compiacenza, con un fervore insolito che lo
ringiovaniva.
Gia` i preparativi erano fatti, fatte le pubblicazioni; lo sposo aveva
gia` regalato un bello astuccio di brillanti e le parenti lontane chi
un vaso di cristallo, chi un ventaglio di madreperla, chi un
braccialetto, ecc. Isolina, assistita da una sua zia materna, poiche`
la mamma era morta da un pezzo, attendeva il gran giorno con estasi.
Lo sposo era bello, ricco, simpatico
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