una spianata elevata sul declivio, dominava dal suo
terrazzo una buona parte del fiume. Il tenente mi dice:--Venga anche
lei, caporale.
Non aveva ancora terminate queste parole, che io camminavo gia` sul
viottolo che conduce alla palazzina, fra due siepi di bosco, lieto e
trionfante.--Questa volta, caro zio,--dicevo fra me,--conquistiamo la
posizione: l'avvocato ritorna a capo d'un esercito, ne` basta una
muraglia di sapone a questi assalti.
Strada facendo, il mio signor tenente, un vanerello ancor fresco
d'accademia, con un finestrino di vetro nella cassa dell'occhio
sinistro, non cessava dal far paragoni fra il Verbano e il Lago di
Garda, dove i suoi avevano una villa: suo padre era marchese, e il
tenentino non disperava di diventare un giorno almeno generale, e
tante altre cose andava dicendomi, per dimostrarmi ch'egli era ricco,
marchese, bravo cavalcatore, e amato da tutte le donne. Ma per conto
mio pensavo alla meraviglia di mio zio e della mia cuginetta, quando
mi avessero conosciuto; pensavo che, finiti gli studi dell'Universita`,
sarei stato dottore e che la fortuna di questo mondo non la si fa
solamente col sapone e colle candele steariche; pensavo che avrei
saputo rendere felice la mia bella cugina, anche a costo delle sue
duecentomila lire di dote.
Intanto giungemmo al cancello del giardino.
Al rivedere que' viali, quelle piante, que' luoghi pieni d'ombra e di
frescura, que' sedili, quelle statue coperte di muschio, che mi
ricordavano una lunga storia di giuochi, di capricci, di lagrime e di
versi sbagliati, mi pareva di diventar piccino, e il cuore batteva
anche a me come alla vigilia d'una vera battaglia.
Tip, il grosso Tip, fu il primo che ci corse incontro abbajando. Allora
il sor tenente, accostandosi l'occhialino,--Caporale,--disse,--lei si
fermi accanto a questo pino con due uomini e non perda di vista il
campanile di Golasecca.
Condusse e pianto` gli altri uomini in diversi punti, poi si avvio` solo
verso la villetta, che distava dal mio pino un quaranta passi, per
rendere omaggio ai padroni di casa. Elisa gli venne incontro per la
prima.
Vestiva, come di solito, un po' capricciosamente; i capelli biondi,
sciolti, scendevano sopra un vestito quasi bianco, allacciato ai
ginocchi da una fascia rossa di fuoco. Da sei mesi o forse piu` che io
non la rivedevo, la ragazzina s'era fatta alta e complessa, e la moda
ajutava a stringerla in vita e a darle attraenti disuguaglianze.
Il sor ten
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