: non v'e` ragazzo di
vent'anni, che, trovandosi a cavallo fra quattro cannoni, non pensi di
tagliare il mondo con un colpo di spada. Il corpo vi par diventato di
bronzo sotto la giubba di panno. Insomma, non state a ridirlo, ma la
guerra dev'essere una bella cosa, forse ancora piu` bella dell'amore.
Verso le nove giungemmo in vista di Arona.
In questi dintorni ha una villetta mio zio Michele, un buon uomo che
ha fatto molti denari col sapone e colle candele steariche, non
sapendo nulla dei grandi problemi che travagliano la pellegrina
umanita`. Sarei stato ben felice, se il caso mi avesse portato a dare
una capatina alla villa Teresa (Teresa era il nome della mia povera
zia), non perche` in casa di mio zio Michele la tavola sia quasi sempre
preparata, ma per la gloria di comparire agli occhi di mia cugina,
bello di polvere, abbronzato dal sole, cioe`, come dicono i romanzieri,
irresistibile. Mio zio, uomo di vecchia esperienza, non aveva mai
veduto di buon occhio gli avvocati, e quando seppe ch'io m'ero dato
allo studio della legge, crollo` la testa, come se si trattasse d'un
ladro mestiere. Forse il suo ideale (voglio dire il genero de' suoi
sogni) non era un pitocchello di qualche ingegno, ricco soltanto di
belle speranze, ma qualche cosa di piu` sostanzioso, di piu` palpabile.
Percio` non posso dire nemmeno che mio zio mi amasse come la pupilla
degli occhi suoi; tuttavia la mia bionda cuginetta Elisa, un
diavoletto che avrebbe colle sue moine disarmata la Prussia,
spadroneggiava nel cuore del babbo, e se per un capriccio avesse
voluto sposare uno spazzacamino, il babbo avrebbe benedetto anche lo
spazzacamino.
Io mi lusingavo d'essere qualche cosa di piu`: e sebbene, prima che mi
cingessi un brando, potessi anche sembrare un mattarello di poco
giudizio e considerare la Lisa come una ragazzina, oggi ero un
volontario e caporale. Il soldato aveva aggiustato l'uomo, e dopo
quasi un mese di vita selvaggia, all'erba, sotto la tenda all'aria, al
sole, la figura snella di mia cugina mi tornava davanti come una dolce
visione, mentre, appoggiato al mio fucile, procuravo di discernere
qualche cosa di bianco a una finestra della villa.
Intanto che tutt'assorto nella contemplazione di due gelosie verdi,
carezzavo una dolce speranza col pensiero, il capitano, forse ispirato
da Dio, ordina al mio tenente di prendere con se` quattro o cinque
uomini e di occupare proprio la villetta dalle gelosie verdi, che per
trovarsi in
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