FREE BOOKS

Author's List




PREV.   NEXT  
|<   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34  
35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58   59   >>   >|  
l coltellino d'argento, spiego` la carta che l'involgeva. Era una cassettina rettangolare, di legno di pino, come si usa per i pettini, rustica, bianca con su scritto: Alla sposa. Isolina l'apri` con quella viva curiosita` che eccitano le cose misteriose. Vide una lettera, e sotto dei frastagli di carta a vari colori, con riccioli d'oro, e piu` sotto, uno strato di crusca. --Segretario, legga lei la lettera,--disse Isolina senza guardarla. Il segretario lascio` via il sonetto, prese l'altro foglio e con quella medesima intonazione, a cui aveva gia` preparata la bocca.... Diro` prima che l'attenzione degli astanti era stata richiamata sulla cassettina dal vedere Isolina che vi rimestava colle mani, e ne traeva della crusca, ponendola di mano in mano sul piatto assieme ai confetti. Il segretario lesse dunque, anzi declamo`: "_A Gaspare Carpigna, lettera dell'altro mondo_". A tutti parve una frase comica e pazza fatta per ridere; chi rise, chi alzo` la mano, chi il bicchiere. E il segretario, distratto come un'oca e colla testa piena di fumo continuo`: "_Carpigna, alla dote di tua figlia aggiungi anche la collana di Battistino dell'Oro_". Tutto cio` fu letto come un sonetto, nel tempo che l'Isolina colle manine bianche e piene di diamanti traeva dalla crusca una cordicella nera, grumosa, grossa come il suo dito mignolo, lunga come una vipera comune, che, inorridita, lei lascio` cadere, che parve proprio una biscia morta. Getto` un grido, storcendo la bocca, alzando le due mani colle dita rigide, adunche, mentre un silenzio profondo, un silenzio brutale, un silenzio di ghiaccio sottentro` alla festa, e cento occhi bianchi, cento occhi gelati si fissavano sul viso incartapecorito del signor Gaspare. Un buffo d'aria storto` le fiamme delle candele. La sposa fu portata via. Quando andarono a risvegliare dal suo deliquio il signor Gaspare, ch'era rimasto colla pupilla di vetro sulla biscia morta, gli trovarono le mani fredde, i piedi lunghi e la bocca piena di sangue. Soltanto i capelli parevano vivi sul capo. Intanto sull'alto picco della Zeda, un contrabbandiere sfidava il buio fischiando, cantando Sposettina, vien con me.... NEI BOSCHI. Chi non conosce i boschi dell'alto Milanese, detti boschi di Saronno, di Mombello, di Limbiate, puo` immaginare una stesa di selve, sopra un terreno disuguale, una volta incolto e oggi piantato a pini silvestri e a qualche rovere, che e` quanto la ter
PREV.   NEXT  
|<   10   11   12   13   14   15   16   17   18   19   20   21   22   23   24   25   26   27   28   29   30   31   32   33   34  
35   36   37   38   39   40   41   42   43   44   45   46   47   48   49   50   51   52   53   54   55   56   57   58   59   >>   >|  



Top keywords:
Isolina
 

silenzio

 

Gaspare

 

segretario

 

lettera

 
crusca
 
sonetto
 

biscia

 
lascio
 

boschi


signor

 

Carpigna

 
traeva
 

cassettina

 
quella
 

storto

 
fiamme
 
incartapecorito
 

spiego

 

candele


rimasto

 

pupilla

 

deliquio

 

risvegliare

 

portata

 

Quando

 

andarono

 

gelati

 

storcendo

 

alzando


rettangolare

 
comune
 

inorridita

 

cadere

 

proprio

 
rigide
 

adunche

 
involgeva
 

bianchi

 
trovarono

sottentro
 

ghiaccio

 
mentre
 
profondo
 

brutale

 

fissavano

 
Limbiate
 

immaginare

 
Mombello
 

Saronno