o
sciupare l'amore vivo con degli amori artificiali; non barattiamo
l'oro colla carta.... Addio.
TERESITA
non contenta.
Che dovro` scrivere dunque a Giacomina? Che abbiamo fatto fiasco?
NICOLO`.
Le scrivero` io, se permettete. Siccome non tornero` a casa sua prima
della fin del mese e forse piu` tardi, e` bene che le mandi due righe.
Se mi favorite carta e penna.
TERESITA
preparando le cose su un altro tavolino.
Intendete viaggiare?
NICOLO`
siede al tavolino e prende la penna.
Si`, ho bisogno di cambiar aria. Son mezzo malato, mi sento vecchio e
malinconico. Andro` a Parigi anch'io in cerca di distrazione.
scrive:
_Cara Giacomina...._
TERESITA
seduta in disparte ha preso in
mano un lavoruccio.
Parigi non e` una citta` troppo indicata per della gente ammalata. Voi
avete bisogno d'una buona infermiera.
NICOLO`.
_Cara Giacomina...._ Aiutatemi a scrivere questa lettera....
TERESITA
con energia, dopo aver buttato
via il lavoro.
Si`, scrivete sotto dettatura:--Cara Giacomina, siccome io sono... un
uomo di poca fede....
Nicolo` scrive sotto dettatura:
qui s'interrompe.
TERESITA
comandando.
Scrivete, animo! "Son destinato a soffrir sempre per non conchiudere
mai nulla." Avete scritto?
Si alza e passeggia un po' nervosa.
NICOLO`
scrive.
_Mai nulla_.... Ho scritto.
TERESITA.
Punto e a capo. "Io non credo nella virtu` della donna....
NICOLO`.
Scusate....
TERESITA
lasciandosi sempre piu` trasportare
dalla passione.
No, no. Dovete scrivere la vostra condanna. "Non credo... che una
donna... possa aver conservato puro il suo ideale... mentre....
parlando direttamente a Nicolo`
che lascia cadere la penna.
mentre intorno a lei si commerciavano gli affetti e si commettevano le
piu` ignobili vigliaccherie. Non credo che una donna possa sopravvivere
al suo stesso dolore e alle sue umiliazioni: non credo che possa
ancora conservare intatto il tesoro de' suoi affetti e possa
compensare un uomo di averla amata bene una volta....
NICOLO`
afferra le mani di Teresita, le
p
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