a bella donnina, il meno
che si possa fare e` di farle la corte col flauto.
--E il marito?
--Il marito d'una bella donnina e` sempre un brutto mostro, un tiranno,
uno scimmiotto, questo si sa. Nel caso mio, il sior Malgoni, imp. reg.
impiegato alla contabilita`, un omaccione linfatico e geloso, meritava
qualche riguardo, prima perche` in fondo voleva bene a sua moglie, e
poi perche` aveva delle amicizie in polizia e a quei tempi non c'era
troppo a fidarsi. Parlo dei tempi dei tedeschi.
--Ho capito. Lei non andava piu` in la` del flauto.
--Ero un matricolino sui vent'anni, un po`' timido, come chi non e` mai
uscito dal suo guscio. Qualche volta mi arrischiavo di gridare dalla
finestra:--_La se pettena, siora Nina! vol piovere? vol far belo,
siora Nina?_
--E la siora Nina?
--_Si`, sior Anzolo, vol piovere, vol far bel tempo!..._
--Un'arcadia!
--E non mancavano i sonetti.
--Anche i sonetti?
--Sicuro; li stampavo sul _Trovatore_, un giornaletto teatrale di
Padova, e glieli facevo pervenire con delle iniziali molto
trasparenti. Seppi piu` tardi che la siora Nina non sapeva leggere piu`
in la` del suo libro da messa; ma le donne, quando amano, son come i
gatti; ci vedono anche al buio. Suo marito se l'era tirata in casa
ancor ragazzina, con una gonnella di cotone e un paio di zoccoli sui
piedi; l'aveva mandata a scuola un po' di tempo dalle monache, e
quando la servetta gli parve cresciuta abbastanza, se l'era sposata
per avere una compagna fedele. Il poveretto, piu` vecchio una ventina
d'anni, pativa d'asma e di mal di cuore, ed e` sempre prudenza aver
qualcuno che ti assista in un bisogno e ti faccia compagnia la notte.
--Era bella?
--Bellissima no, ma un musettino gustoso di servetta friulana, con dei
riccioli biondi che incorniciavano un bell'ovale colorito e sano.
Gaia, spiritosa come tutte le nostre venete, la fortuna non l'aveva
fatta salire in superbia. Nella sua ignoranza aveva un fascino
naturale, non guasto dalle solite compassature del galateo sociale.
Gente in quella casa ce ne andava poca, tranne qualche provinciale,
che capitava di tempo in tempo a trovar la Nina diventata _parona_.
L'unica persona di riguardo, che visitava con qualche frequenza l'imp.
reg. impiegato della contabilita` era il dottor Franzon, un professore
della facolta` medica, compatriota del Malgoni e suo medico curante.
Franzon era gia` una mezza celebrita` fin da quel tempo per le sue
fortunate operazioni os
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