n quel passo misurato, ne frettoloso, ne lento, delle
persone abituate a far sempre la medesima strada. Baccio intanto si
preparava ad andar per il medico il quale teneva la sua dimora legale
a una grossa borgata a tre leghe dal nostro villaggio. Ma non fu senza
arricciare il naso che Bazzetta rispose alla proposta del campanaro il
quale pel primo penso alla necessita dell'Esculapio:
--Il medico! Perche gli cavi anche quel po' di sangue che ha in corpo!
Il medico!.. febbre? Un salasso!... polso abbattuto? Mignatte!...
Oppressione di capo? Mignatte!.... Delirio, agitazione nervosa? Un
salasso! Salassi e mignatte, ecco il sistema del dottor Caniveri.... un
uomo che stimo, del resto. Se si lasciasse fare a me.... lo do sano in
due giorni, solo lasciandolo in calma. S'interruppe, penso, poi
avvicinatosi a Baccio gli disse all'orecchio una parola.
E soggiunse:
--Che te ne pare?
--Magnifica idea!
--Quello e l'uomo che ci vuole: vado da lui; e al diavolo il signor
Caniveri.
Verso le sei di sera, Baccio parti, tutto orgoglioso del bastone col
corno di camoscio, ch'io gli avevo prestato di gran cuore, sapendo di
fargli un segnalato piacere.
Bazzetta crollava il capo vedendolo allontanarsi e fu con voce
dispettosa che mi disse: Io restero fino a mezzanotte, e ritornero sul
far del giorno. Intanto voi cercate di divagarvi, che davvero, per
essere la prima vi e toccata una giornataccia.
Poi, avvicinatosi, mi prese per un braccio e ammiccando gli occhi
soggiunse:
--C'e in casa un vinettinino impagabile. Non fate complimenti; ne
troverete nell'armadio, in cucina.
E sali alla camera del curato.
Io feci un giro pel villaggio. Gruppi di montanari e di villanelle,
seduti davanti alle porte delle capanne, s'indugiavano a respirar
l'aria balsamica della sera. Da qualche finestra debolmente illuminata
uscivano le nenie del rosario, interrotte dal chiocciare delle galline
che sbucavano d'ogni parte dalle siepi degli orti, per ricoverarsi al
pollaio.
Passando davanti alla fontana, pensai: Chi sa se questa notte non
succedera l'inondazione. E mi pareva di veder Baccio colla sua famosa
calza in mano. Un vero attruppamento di ragazzi stava immobile, cogli
occhi spalancati, come davanti a qualche cosa di straordinario, in
faccia alla porta di una casupola le cui finestre, a differenza di
tutte le altre, erano spalancate. Chiesi a un d'essi che cosa
attirasse la loro attenzione, ma il ragazzotto, per tutta risposta se
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