ito a trargli di bocca qualche rivelazione intorno il mistero.
Giunto a un risvolto del viale, mi indirizzai quindi a lui, che parve
tremar sulle gambe, vedendomi giungere.
--Siete nativo del villaggio? gli chiesi.
Egli arrossi fin nel bianco degli occhi, chino il capo, intreccio le
mani, si pose a girare le dita come se numerasse le grane del rosario,
e, finalmente, con una vocina velata:
--Sissignore, rispose.
--E vivete qui, col curato?
--Nossignore, in casa del signor Sindaco.
--Ah! siete suo parente?
--Parente.... no, ma e lui che mi mantiene agli studii.
Ripresi a passeggiare; egli mi segui, ma restandomi indietro un
pochino.
--E la vostra famiglia, ove abita?
--Non ho piu che mia zia, la sora Mansueta; rispose tristamente il
chierico; sono figlio di una sua sorella, che e morta.
--E il babbo?
--Non l'ho mai conosciuto; non so chi sia stato.
--Conoscete almeno il suo nome?
--Nossignore.
--Ma voi come vi chiamate? Dissi, fissandogli gli occhi nel viso.
--Col nome di mia madre, rispose il poveretto, chinando gli occhi nel
pronunciare quelle parole, e, rialzandoli tosto, quasi a cercarmi
silenziosamente la spiegazione di un enigma.
In questo punto, mentre le foglie stornivano e i passeri battevano
dell'ali al disopra della vite la voce terribile del sindaco squarcio
l'aria tiepida e tranquilla, come lo scroscio di un torrente che
d'improvviso fosse sgorgato dal monte. Il mio interlocutore impallidi
ed io sentii di fare altrettanto.
--Ah! possedete dei documenti? Me ne infischio dei vostri documenti; i
miei valgono meglio. E, corpo di mille Satanassi, se non varranno
quelli, ho altre cose nel sacco.
Le parole che, a giudicarne dalle interruzioni del sindaco, venivano
intercalate dalla sua vittima, non giungevano fino a noi.
--Si, altre cose nel sacco, e di belle e di buone, signor prete: e
passato quel tempo che mi mettevate paura e ne approfittavate per
rovinare il mio avvenire. E passato, ma me ne ricordo; e il coltello pel
manico adesso l'ho io..... Quando penso che mi avete fatto ubbidire come
un agnellino, e che ne porto ancora le conseguenze..... con quell'ombra
di pretucolo che mi avete accollato.... Ma... cio che e segreto per me
non lo e per gli altri, e corpo di... Tacero se userete le buone,
altrimenti!...
Vi fu un silenzio di qualche minuto, dopo questa oscura minaccia. Dopo
non udii che un _siamo intesi_, ma cosi irto di ferocia che mi
rimescolo le visce
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