i che non sognavo) quelle
due scintille non erano una illusione, quelle due scintille
esistevano, quelle due scintille erano occhi veri, due occhi oscuri
che mi guardavano, che mi guardavano fissi fuor da quel berretto
infernale!...
Balzai nel mezzo della stanza e nello stesso tempo... diedi in uno
scroscio di risa.
Il berretto rotolo per terra, e il piu leggiadro topolino del mondo mi
passo tra le gambe.
--Ecco uno, pensai, ricacciandomi fra le coltri, uno che ha avuto piu
paura di me.
E spento il lume, e mormorato come il bramino:
Tutto non e che ombra vana!
mi addormentai per non risvegliarmi che a mattino inoltrato.
VI.
Una delle piu care soddisfazioni che si possano provare viaggiando, e
quella del ritrovarsi, dopo un buon sonno, in un paese dove si e
giunti di notte e di cui, per conseguenza, non avete che una idea
complessiva raccolta nel buio, e, il piu delle volte, affatto opposta
alla realta. Giacche tenebra vuol dire esagerazione, cosi nel bene
come nel male, nel brutto come nel bello. Svanita la fatica del corpo
e l'animo riposato delle memorie del cammino percorso, le novita che
vi circondano par che acquistino attrattive maggiori. Uscendo dalla
nuova camera o solo mettendo il capo alla finestra, l'aspettazione e
la curiosita sono soddisfatte, comunque sia la scena che vi si
affaccia, nel modo stesso che se foste davanti ad un quadro nel
momento in cui l'artista ne toglie il lenzuolo che lo nascondeva. La
porta e la finestra danno sull'ignoto; un passo, e voi sapete,
d'improvviso, a che vi hanno condotto le tante leghe percorse;
un'occhiata, e vi decidete a restare o rifare il bagaglio:--parlo a
coloro che viaggiano--come si dovrebbe sempre viaggiare--senza meta
prestabilita.
Ora la mia finestra dava sul giardino del presbiterio; un giardino
ampio e solcato, sparso da viali di varia larghezza che si
intersecavano ad angoli retti, dando altrettanti confini alle
aiuole. In quegli angoli sorgevano, sovrapposti a rozze basi di
mattoni dei vasi di limoni di straordinario rigoglio, le cui foglie si
distinguevano, pel luccichio, in mezzo a tutte le altre. Le viti
sorrette da lunghi pali, erravano in tutte le direzioni, qui formando
delle vie coperte sotto cui intravedevo panche e tavole di pietra
scura, la abbarbicandosi ai muri che da due lati facevano ala al
giardino. La vegetazione era splendida: maggio aveva fatto il suo
dovere. Le macchie dei fiori, gialli, rossi, turchini,
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