CH_{3} da CH_{3}COOH.
metano acido acetico
_Acido lattico_: di questo acido vi son quattro isomeri della formula
C_{3}H_{6}O_{3} e sono: acido etilidenolattico, acido etilenolattico,
acido sarcolattico, acido idracilico.
L'acido _etilideno lattico_ e un liquido sciropposo, igroscopico,
solubile nell'etere. Trovasi nel contenuto gastrico normalmente
sia che si consideri come una secrezione specifica delle glandule
gastriche sia che si creda origini dalle fermentazioni.
Il latte, dopo non molto tempo irrancidisce; questo tempo s'accelera
tenendo il liquido all'aria e ad alta temperatura, pero non superiore
ai 50C. si fa lunghissimo se il latte si tiene ben chiuso ed al
fresco.
Cio pare che si possa spiegare ammettendo l'azione simultanea, nella
fermentazione, dei fermenti e di un enzima proveniente al certo dalla
glandula mammaria stessa: pero questo non e ben dimostrato.
Il contenuto gastrico ne e relativamente piu ricco nel termine del
periodo di chimificazione.
Per riconoscerne la presenza e separarlo dall'acido cloridrico, si usa
il metodo del coefficiente di partizione che consiste, come ho detto
parlando dell'acido cloridrico, nell'aggiungere acqua ed etere.
L'acqua tira a se l'acido minerale, l'etere l'acido organico:
separando questi due solventi, come e logico, trascineranno con loro i
corpi in soluzione. Si svela la presenza dell'acido lattico versando
nel liquido da esaminare una piccola quantita di percloruro di ferro:
s'avra un precipitato gialletto di lattato di ferro.
Si va piu immuni da errori col reattivo di Uffelmann, che si prepara
facendo una soluzione di 6 gocce di percloruro di ferro in 40
centimetri cubici di acqua distillata cui si aggiungono in ultimo 4
gocce d'acido fenico.
Una soluzione di carbonato di rame versata in un liquido contenente
acido lattico, da una colorazione verde azzurrognola, per la
formazione di lattato di rame.
In tutte le reazioni che si fanno per svelar la presenza dell'acido
lattico, si badi a portar via precedentemente le albumine che
potrebbero nascondere i precipitati: per separarle, basta riscaldare
moderatamente e poi filtrare il liquido da esaminare.
Scaldando l'acido lattico con acido solforico si sviluppa ossido di
carbonio, che si riconosce avvicinando un po' di ossido rameoso il
quale e polvere di colore rosso vivo: l'ossido di carbonio lo riduce
in rame ed anidride carbonica.
L'ossido di carbonio brucia con fiamma azzurra.
Evi
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