to puo dedursi la quantita
dell'urea, ricordando che ciascuna zona di divisione dell'azoto
corrisponde ad 1 mg. d'urea.
--Versando nell'urina una soluzione di nitrato mercurico, s'ha un
precipitato bianchiccio, ficcoso, insolubile nell'acqua da cui puo
dedursi la quantita dell'urea.
--Riscaldata a 160 C. l'urea si decompone in biureto ed ammoniaca.
Tirattata con soda caustica e con soluzione di solfato di rame, da una
colorazione rosso violacea (reazione del biureto).
L'acido urico, ossidandosi, da urea; del pari questa puo nascere dalla
creatina e dall'allantoina.
Molto discussa fu la genesi dell'urea. Ora par dimostrato che si forma
in gran parte nel fegato dal carbonato di ammoniaca, che differisce
dall'urea in quanto che e piu ricca di questa per due molecole
d'acqua: infatti Schroeder ha fatto attraversare il fegato da sangue
carico di carbonato d'ammoniaca, iniettandola direttamente nei vasi,
ed ha notato un grande aumento nella quantita d'urea del sangue. Del
pari si forma urea per lo scindersi del glicogene in glucosio ed urea.
Che altri organi diano urea e discusso; Schroeder crede che ne i reni
abbiano attivita, formatrice di urea.
Questo e il prodotto di metamorfosi regressiva piu importante: esso
e l'espressione del consumo organico, essendo un ultimo prodotto di
metamorfosi delle sostanze proteiche.
_Acido ippurico_ C_{9}H_{9}AzO_{3}. E un amide dell'acido benzoico ove
v'ha la glicina invece dell'ammoniaca. Trovasi nel sudore, nel sangue,
in gran quantita nell'urina degli erbivori, in piccola quantita in
quella dei carnivori. Nell'uomo trovasi in una quantita media di poco
maggiore a mezzo grammo, giornalmente.
E cristallino in lunghi aghi prismatici od in prismi rombici bianchi,
duri, solubili poco facilmente nella acqua e nell'etere, molto
nell'alcool.
L'acido ippurico riscaldato con un acido minerale assorbe acqua e si
scinde in glicina ed acido benzoico. Bollito con un alcali caustico da
un benzoato della base alcalina e glicina.
Per ottener l'acido ippurico dalle urine, si aggiunge a queste
del latte di calce e si riscalda: si filtra e si aggiunge acido
cloridrico, che fa precipitar l'acido ippurico. Si aggiunge di
nuovo all'acido ottenuto dell'acqua di calce, che lo scioglie, indi
dell'acido cloridrico: i cristalli si formeranno di nuovo.
Cosi facendo piu volte, potranno ottenersi soli cristalli purissimi di
acido ippurico.
Secondo Bunge l'acido ippurico risulta dalla combi
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