no or n'ha, che puo scontargli il tutto.
Tre volte, e quattro, e sei, lesse lo scritto
Quello infelice, e pur cercando in vano
Che non vi fosse quel che v'era scritto;
E sempre lo vedea piu chiaro e piano;
Et ogni volta in mezo il petto afflitto
Stringersi il cor sentia con fredda mano.
Rimase il fin con gli occhi e con la mente
Fissi nel sasso, al sasso indifferente.
Fu allora per uscir del sentimento;
Si tutto in preda del dolor si lassa.
Credete a chi n'ha fatto esperimento,
Che questo e 'l duol che tutti gli altri passa.
Caduto gli era sopra il petto il mento,
La fronte priva di baldanza, e bassa;
Ne pote aver (che 'l duol l'occupo tanto)
Alle querele voce, o umore al pianto.
L'impetuosa doglia entro rimase,
Che volea tutta uscir con troppa fretta.
Cosi veggian restar l'acqua nel vase,
Che largo il ventre e la bocca abbia stretta;
Che, nel voltar che si fa in su la base,
L'umor, che vorria uscir, tanto s'affretta,
E ne l'angusta via tanto s'intrica,
Ch'a goccia a goccia fuore esce a fatica.
Poi ritorna in se alquanto, e pensa come
Possa esser che non sia la cosa vera:
Che voglia alcun cosi infamare il nome
De la sua donna e crede e brama e spera,
O gravar lui d'insopportabil some
Tanto di gelosia, che se ne pera;
Et abbia quel, sia chi si voglia stato,
Molto la man di lei bene imitato.
In cosi poca, in cosi debol speme
Sveglia gli spirti, e gli rifranca un poco;
Indi al suo Brigliadoro il dosso preme,
Dando gia il sole alla sorella loco.
Non molto va, che da le vie supreme
De i tetti uscir vede il vapor del fuoco,
Sente cani abbaiar, muggiare armento;
Viene alla villa, e piglia alloggiamento.
Languido smonta, e lascia Brigliadoro
A un discreto garzon che n'abbia cura.
Altri il disarma, altri gli sproni d'oro
Gli leva, altri a forbir va l'armatura.
Era questa la casa ove Medoro
Giacque ferito, e v'ebbe alta avventura.
Corcarsi Orlando e non cenar domanda,
Di dolor sazio e non d'altra vivanda.
Quanto piu cerca ritrovar quiete,
Tanto ritrova piu travaglio e pene;
Che de l'odiato scritto ogni parete,
Ogni uscio, ogni finestra vede piena.
Chieder ne vuol: poi tien le labra chete;
Che teme non si far troppo serena,
Troppo chiara la cosa, che di nebbia
Cerca offuscar, perche men nuocer debbia.
Poco gli giova usar fraude a se stesso;
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