ato in Italia, trattante
italiane cose, e che lasciando il presente, benche` senza mai
dimenticarlo, risalga al passato.
Ad ogni modo il libro e` questo. L'autore vi si e` applicato con amore,
che nel corso dell'opera talvolta fu piu`, talvolta fu meno, talvolta
eccessivo, talvolta anche nullo; ne ha concepita inoltre qualche
speranza che comparve, disparve e ricomparve coll'assidua
intermittenza delle febbri terzane. Ora quel che ne attenda, non
saprebbe dir con certezza. Il lettore ci provveda, provvedeteci voi,
amabili leggitrici, e percio` vogliate ascoltare una parola ancora.
Se talvolta facendo la via per certe aride steppe, l'ambio della
cavalcatura fia per esser lento qualche poco, procurate rintuzzare il
soporifero della noja, rintuzzarlo confortandovi nel pensiero che
verra` il tempo delle corse affannate, delle aspettazioni ansiose,
delle scosse non attese, dei forti affetti, e degli angori, piu`
dell'acre cipolla, formidabile ai vasi lacrimali; e che forse anche
dopo caduto il libro dalle mani vostre, le oscillazioni vorranno
continuare per qualche poco ancora.--L'autore lo spera--Sperate anche
voi.
PERIODO PRIMO
CAPITOLO PRIMO
Quel canto della contrada delle Ore, ove alzando un tratto lo
sguardo, si ha il vantaggio, di vedere un lato della chiesa di s.
Gottardo e la torre del suo famoso orologio, che e` sempre un buon
pezzo d'architettura, non fu mai, a nessun'epoca, oggetto di molta
attenzione; ed e` in questa parte, dove la massima noja viene oggidi`
ad assalire il granatiere del corpo che vi passeggia a guardia;
soltanto trecentoventinove anni or fanno[*], il giorno de' santi
Cornelio e Cipriano, che cadeva allora al tredici settembre, la
parte di popolazione che poteva reggersi sulle gambe, passo` quasi
tutta per di la`, a gettare un'occhiata ben attenta a quell'angolo
che in quel di` ebbe un successo, quale non ebbe a vantar mai ne`
prima ne` dopo. A quel canto si vedeva bensi` un'immagine di Maria
Vergine, che ora non c'e` piu`, dipinta piuttosto male da uno scolaro
di Luino per mezzo scudo del sole, con innanzi due torchietti
sempre accesi e due vasi di fiori sempre freschi, alla cui
conservazione e spesa tanto ordinarie che straordinarie
sopratendeva il barbiere che vi avea bottega li` presso. Del resto
non offrendo allora quel luogo nulla di diverso da quanto possa
offrire oggidi`, si poteva ragionevolmente maravigliarsi vedendovi
una cosi` gran moltitudine ferma ad osserva
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